È dal 2001, da quando è stato definito nel Libro Verde della Commissione Europea, che si sente parlare di Bilancio di Sostenibilità. Negli ultimi anni questo tema è sempre più presente nelle conversazioni in azienda, tra imprenditori e responsabili della qualità, e sarà un argomento ancora più centrale nel prossimo futuro.
Chi è coinvolto? Secondo la direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) diviene obbligatorio per tutte le aziende con:
In questo articolo vediamo perché il Bilancio di Sostenibilità rappresenta una grande opportunità da cogliere e che permetterà di posizionarsi meglio sul mercato, dando uno strumento in più alle imprese per comunicare il proprio impatto positivo e creare occasioni di sviluppo.
Iniziamo ad affrontare il discorso partendo dalla base: che cos'è il Bilancio di Sostenibilità?
L'Unione Europea si è data l'obbiettivo di raggiungere la cosiddetta Carbon Neutrality entro l'anno 2050 (ossia che il nostro sistema economico sia in grado di compensare tutte le emissioni inquinanti che produce) e questo documento è uno dei tasselli per arrivare a centrare il risultato.
Andando oltre la sola responsabilità ambientale nel Bilancio di Sostenibilità si sono voluti includere anche i temi di Governance e Sociali, per portare avanti un discorso più ampio legato alla visione di un futuro sostenibile non solo per l'ambiente, ma anche per le aziende e le persone. L'acronimo utilizzato è ESG e sta per:
L'acronimo ESG in italiano si può semplificare parlando delle 3P: Pianeta, Persone e Profitto. Questo per spiegare in poche righe l'ABC sul Bilancio di Sostenibilità, senza scendere troppo nel dettaglio di altri argomenti come le modalità di pubblicazione, i Global Reporting Initiative Standards, la direttiva europea 2014/95/UE, etc.
Questi sono argomenti che meritano un approfondimento adeguato e che andrebbero analizzati nei particolari per fare un discorso completo e soddisfacente. Il nostro obbiettivo è concentrarci su un altro aspetto, anche per chi non rientra in quest'obbligo:
Il report di sostenibilità cambia le regole del gioco, soprattutto perché ora ci sono regole dove prima non ce n'erano.
Le azioni che prima le aziende compivano in materia di responsabilità sociale o ambientale, assieme ad ogni attività virtuosa, per quanto importanti ed encomiabili c'era sempre il rischio che venissero relegate a semplici attività di branding, valori senza un impatto tangibile sul management dell'azienda o nel rapporto tra clienti/fornitori.
Bisogna essere onesti sul fatto che purtroppo l'ecologia da molti è stata considerata un tema "di moda" e affrontato senza una particolare sensibilità. Ora non è più così.
Cosa comporta tutto ciò? Che le aziende tenute a presentare questo Bilancio, le leader del mercato e di riferimento per i rispettivi settori, cercheranno come partner e interlocutori le aziende a loro affini, confrontandosi grazie a questo strumento, dettando la linea di quello che sarà il modello di sviluppo.
Ciò rappresenta una grande opportunità per ogni azienda virtuosa, desiderosa di comunicare i propri valori sociali e ambientali, mostrandone l'impatto positivo a interlocutori interessati ad ascoltarla. Tutto questo non solo a livello di branding o di marketing, ma dando evidenza delle azioni concrete intraprese per applicare i propri valori aziendali.
Si tratta di un'occasione imperdibile per rendere visibile il proprio impegno sui temi importanti per la collettività, in modo trasparente e consapevole.
Soltanto chi affronta questi temi poggiandosi su basi solide riuscirà ad averne vantaggio. Verranno gradualmente marginalizzate ed escluse dalla competizione le aziende che hanno fatto del minimo sindacale la loro politica commerciale.
Chi fino ad oggi ha parlato di ecologia senza mettere in atto politiche green, chi ha abbassato il prezzo a discapito della manodopera o chi ha sviluppato la propria azienda senza adeguare i sistemi di management vedrà queste debolezze esposte nel confronto con i competitor che hanno fatto scelte più responsabili.
Chi ha già a sistema buone pratiche virtuose si troverà facilitato nel comunicarne i vantaggi, trovando come interlocutore aziende che hanno già ragionato sui propri valori e sulla necessità di confrontarsi con partner che li condividono per raggiungere i propri obbiettivi d'impresa.