Igienizzazione luoghi di lavoro: cosa devono fare le aziende?

20 aprile 2020 | Redazione

I discorsi su quella che viene chiamata "Fase 2" sono sempre più presenti nel dibattito pubblico, ma non è sempre chiaro cosa viene chiesto ad aziende e imprese a livello di igiene ambientale e sicurezza per i lavoratori.

Vogliamo aiutare a fare un po' di chiarezza, illustrandoti i capisaldi di ciò che viene richiesto alle attività produttive per poter operare in sicurezza, cominciando dalle fonti. Fino a nuove disposizioni i testi da prendere come riferimento sono:

 

  • La circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute
  • Il decreto Cura Italia
  • Il protocollo tra sindacati e imprese siglato il 14 Marzo dal Governo

 

Proviamo a riassumere per te quelli che sono i passaggi salienti

 

ossia le norme a cui tutti devono adeguarsi per permettere alle proprie attività di svolgersi in sicurezza evitando contagi da Covid-19.

 

  1. Pulizia gionaliera e sanificazione periodica degli ambienti

    Viene richiesto di areare quotidianamente tutti gli ambienti frequentati (uffici, zone produttive, mense, area svago, etc.) e di pulirli, anche con prodotti sanificanti comuni. Tuttavia per gli ambienti ad altra frequentazione viene richiesta la pulizia periodica con prodotti a base di etanolo, ipoclorito o perossido d'idrogeno, che si sono dimostrati efficaci nella lotta al coronavirus.


  2. Igienizzazione a fine turno delle postazioni di lavoro

    Le superfici che vengono toccate frequentemente in uffici o reparti produttivi da un lavoratore durante la giornata devono essere igienizzate alla fine del suo turno. Oggetti come mouse e tastiera, touch-screen, piani di lavoro con i relativi utensili devono essere sanificati quotidianamente dopo una giornata di utilizzo.


  3. DPI e precauzioni individuali

    Anche sul luogo di lavoro i dipendenti sono tenuti a tenere il distanziamento sociale di 1 metro. Qualora questo non fosse possibile per questioni organizzative vi è l'obbligo di indossare la mascherina e qualunque altro DPI (guanti, occhiali, cuffie, etc.) sia utile ad evitare il contagio. Viene raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone o in alternativa con gel igienizzante, messi a disposizione dall'azienda.


  4. Controllo temperatura e gestione casi positivi

    Il personale prima di entrare nella sede di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se questa risulterà superiore ai 37,5° non sarà consentito l’accesso. Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria da coronavirus lo deve dichiarare immediatamente all'ufficio del personale, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti nei locali. L'azienda ha l'obbligo di avvertire immediatamente le autorità sanitarie sanitari tramite i numeri di emergenza per il Covid-19.

 

Questi, in breve, sono i punti a cui tutti sono chiamati a fare attenzione. Ma come si passa dalla teoria alla pratica?

 

Mettere in piedi tutte queste misure è più facile a dirsi che a farsi. Oltre alle difficoltà organizzative vi è poi la necessità di assicurarsi che tutto venga attuato a regola d'arte, senza sbavature, e che i protocolli individuati vengano effettivamente applicati. Una sfida non da poco.

La soluzione migliore, per aziende e imprese che in questi tempi travagliati hanno già difficoltà anche solo a mandare avanti l'attività produttiva, è di farsi supportare in questa attività da un professionista del settore, che conosca la portata della sfida e sappia dare risposte rapide, affidabili e concrete.

 

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Per redigere il proprio piano di sanificazione è importante avere al proprio fianco un professionista che abbia piena competenza offra valide referenze a suo sostegno.

 

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Categorie: Cleaning

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