Quanti sono i costi sommersi della sicurezza?

26 settembre 2019 | Redazione

Sul tema della sicurezza si spendono molte parole, ma è più difficile capire quanto si spenda economicamente su questo tema. Non parliamo ovviamente dei costi diretti, chiari ed individuabili, ma parliamo della differenza di costo che può avere per un'azienda una buona o una distratta gestione della sicurezza. L'impatto sui nostri conti può variare dal vago e generico costo indiretto fino alle conseguenze catastrofiche del copione del caso peggiore (con multe, blocchi di produzione, infortuni e tutti gli annessi...).

E purtroppo affidarsi a terzi con personale in outsourcing non basta per toglierci le preoccupazioni legate alla gestione della sicurezza e alle conseguenze di infrazioni.

 

In molti casi questo è un tema che tocca nel vivo la coscienza dell'imprenditore, che è un soggetto consapevole della sua responsabilità sociale, ma c'è anche chi è più insensibile al tema e ripone fiducia nell'esperienza dei suoi collaboratori perchè non si infortunino, oppure è convito che alla fine se si sta attenti certe cose non succedono e non ha voglia di addentrarsi in quella che senz'altro è una normativa complicata.

 

Purtroppo, anche se crediamo che quest'ultimi imprenditori siano una stretta minoranza, i dati INAIL per il 2017 (quindi ancora parziali) indicano un aumento degli infortuni sul lavoro rispetto lo stesso periodo del 2016, segnalando quindi che è tornata a crescere la fetta di chi non considera la sicurezza una priorità. Chi ha fatto questo tipo di scelte probabilmente sperava di risparmiare su qualche spesa ed adempimento legati alla sicurezza, ma i costi poi arrivano, sia diretti che indiretti.

 

Noi personalmente ad esempio non siamo sicuri che un lavoratore senza Dispositivi di Protezione Individuale, che può girare sul luogo di lavoro indossando delle "Corcs", abbia un livello di responsabilizzazione, attenzione, ed attaccamento al lavoro al pari di un dipendente che viene formato, seguito ed equipaggiato a dovere. Si potrebbero risparmiare alcune decine di € sui DPI, ma qual è la produttività di un lavoratore lasciato a se stesso in un ambiente informale dove non è controllato e può "arrangiarsi"? 

 

In caso di incidente poi i costi sono doppi, perchè coinvolgono sia il committente che l'appaltatore! Il legislatore per evitare il fenomeno del "non lo so, non l'ho visto, non c'ero e se c'ero dormivo" ha deciso che committente ed appaltatore sono responsabili in solido dell'applicazione delle misure di sicurezza necessarie. Meglio dunque assicurarsi che l'RSPP sia stato nominato, sia al lavoro, venga ascoltato e che il DUVRI sia aggiornato. Per mettersi al riparo dai rischi l'unica strada è documentare la gestione della sicurezza in modo puntuale, affidandosi a chi conosce questo tema e lo prende seriamente.

 

La sicurezza sul lavoro, quando è ben gestita, più che un costo scopriremo che è un'assicurazione sul benessere della nostra azienda.

LIVE&WORK BETTER.

 

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